È ufficiale: lo scorso 25 settembre l’Unione Europea ha approvato l’uso del primo farmaco a base di cannabis, l’Epidiolex, per il trattamento delle forme gravi di epilessia. Già noto negli Stati Uniti dal 2018, questo prodotto è stato testimonianza di notevoli casi di miglioramento nei pazienti affetti da Sindrome di Dravet, Lennox-Gastaut e Tourette, tutte patologie che si manifestano già dalla prima infanzia.

Da oggi, qualora il medico curante lo riterrà opportuno, anche in Italia si avrà accesso a questo farmaco. L’Epidiolex viene venduto in formato liquido – quindi, facilmente ingeribile in forma di sciroppo – e contiene solo CBD purificato ed è totalmente privo di THC. L’unico dubbio ancora insoluto riguarda il costo del farmaco e la possibilità di un suo inserimento nel Sistema Sanitario Nazionale.

La soluzione contro i casi gravi di epilessia infantile

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Le principali patologie che l’Epidiolex è in grado di trattare sono la Sindrome di Dravet – malattia epilettica che insorge nel primo anno di vita –, la Sindrome di Lennox-Gastaut – malattia epilettica associata a disturbi mentali e della personalità – e la Sindrome di Tourette – caratterizzata da tic involontari di tipo motorio e disturbi psichiatrici di tipo ossessivo-compulsivo.

Ad oggi, il farmaco creato dalla GW Pharmaceuticals è sempre stato associato ad un altro medicinale contro l’epilessia, il Clobazam. I risultati della loro combinazione, riportati su Epilepsia e condotti su 366 pazienti, hanno dimostrato una riduzione della frequenza media di crisi epilettica – dal 48% al 60% – con un miglioramento delle condizioni generali dei pazienti nell’88% dei casi.

Cosa succederà in Italia? I dubbi sull’ingresso del farmaco

In Italia è stato l’Ospedale Gaslini di Genova il primo pioniere a dimostrare i benefici del CBD nei casi di epilessia infantile. In questo ospedale, infatti, già da molti anni le infiorescenze di CBD vengono affiancate agli estratti della pianta per curare le

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patologie più gravi. Le loro sperimentazioni che, fino ad oggi, avevano incluso la cannabis FM2, di produzione fiorentina, e le varietà Bediol e Bedrolite di realizzazione belga, da oggi potranno includere anche l’Epidiolex.

L’unico dubbio ancora presente riguarda il costo del farmaco. Negli USA, infatti, durante il lancio del prodotto da parte della CNN, la stima di costo fu di 32.500 dollari all’anno: una cifra astronomica che, se non fosse coperta dal Sistema Sanitario Nazionale, sarebbe di difficile accesso alla maggior parte dei pazienti. La decisione di inclusione spetterà alle classi dirigenti e solo allora si potrà stabilire la portata dell’ingresso del farmaco nelle cure quotidiane.