Malattie autoimmuni e il CBD

Il CBD può essere d’aiuto anche per le malattie autoimmuni. L’autoimmunità (AI) è un “attacco a se stessi”, in cui il sistema immunitario si attiva e pensa che i tessuti sani del corpo siano degli intrusi. La cannabis è considerato l’unico rimedio botanico in grado di riequilibrare il sistema sotto diversi punti di vista.

I modi principali in cui forniscono benefici sono tre: modulare il sistema immunitario, diminuire infiammazioni e agevolare il sistema digestivo. Tra le altre cose, il CBD aiuta altre malattie autoimmuni quali: la SLA, l’artrite reumatoide, la colite ulcerosa e il morbo di Crohn, la fibromialgia, la malattia di Huntington, la sclerosi multipla ecc..

Le malattie autoimmuni

Al momento sono conosciute decine e decine di malattie autoimmuni. Il punto in comune tra queste è la reazione anomala del sistema immunitario contro i propri tessuti sani, che è responsabile della comparsa delle malattie. Un vero e proprio ammutinamento del corpo contro se stesso. Fra le tante strutture che possono essere danneggiate sono inclusi le ghiandole endocrine, vasi sanguigni, il tessuto connettivo, la pelle, le articolazioni e i muscoli. Possiamo dire quindi che nella maggior parte dei casi sono dei disturbi cronici. Questi possono essere tenuti sotto controllo con varie terapie.

Alcuni esempi di malattie autoimmuni sono:

  • la celiachia;
  • il diabete di tipo1;
  • la sclerosi multipla;
  • l’artrite reumatoide;
  • la sindrome di Sjogren;
  • a tiroidite di Hashimoto;
  • la malattia di Addison;
  • la dermatomiosite;
  • il morbo di Graves.

 

Cosa dicono le ricerche più recenti?

La recenti ricerche dimostrano che i recettori CB2 regolano molti percorsi del sistema immunitario. L’attivazione dei recettori CB2 può sopprimere la risposta immunitaria, cosa che può essere utile per chi soffre di AI.  Si è scoperto inoltre che il CBD modifica in meglio il sistema immunitario anziché annientarlo. Ma il miglior risultato scoperto forse è proprio sulla prevenzione. L’uso di CBD può prevenire la comparsa di malattie AI.

Il ruolo dei terpeni della cannabis riguardanti l’autoimmunità merita più approfondimenti e ulteriori studi. E’ noto da tempo che il terpene beta, che si trova in determinate varietà di cannabis, ma è comunque frequente, nel pepe nero, riesce a ridurre molto velocemente l’infiammazione grazie alla sua capacità di stimolare il recettore CB2.

Sulla base di prove precliniche, i cannabinoidi possono contribuire a riportare il sistema all’omeostasi, proteggere dai danni degli attacchi dell’IA all’interno del corpo, rallentare la produzione iperattiva delle cellule T e prevenire l’attivazione del sistema immunitario.

Da cosa sono causate le malattie autoimmuni?

Il problema principale è questo: il sistema immunitario di chi soffre di qualsiasi malattia autoimmune non riesce a distinguere i tessuti sani dell’organismo da virus o batteri. Si va a formare così una reazione immunitaria che distrugge la maggior parte dei tessuti sani. Nonostante i molteplici studi, le cause di questo fenomeno non sono state ancora chiarite e quindi non sappiamo con certezza perché accada ciò.

Secondo l’ipotesi più acclamata il malfunzionamento del sistema immunitario potrebbe essere scatenato da fattori esterni che vanno ad interagire nel modo sbagliato con l’organismo. Questo poi è incrementato soprattutto nelle persone portatrici di geni che predispongono all’insorgenza di patologie autoimmuni.

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