Il nostro impegno e le nostre battaglie per far valere la legalità in Italia stanno portando i loro frutti. Ebbene sì, il recente servizio del TG5 ha dichiarato legale la vendita della Cannabis Light nei Grow Shop. Ma ne siamo sicuri?
In verità, nonostante il titolo dell’intervista reciti “Riprende l’attività dei negozi di Cannabis Light”, non ci sono state delle dichiarazioni dalla Corte di Cassazione e molti nostri colleghi brancolano ancora nel buio sul futuro dei loro shop.
Allora cos’è cambiato? Perché Canapando è diverso dagli altri?
Semplice: abbiamo dimostrato, come da sempre dichiariamo, che i nostri prodotti sono legali e creati nel rispetto di ogni normativa vigente.
Vediamolo nel dettaglio.
“I Grow Shop hanno riaperto”, ma non è vero
Nel servizio del TG5, come si evince già dal titolo, il giornalista dichiara «se il principio attivo non supera lo 0,5% di THC il prodotto non ha effetto psicotropo, non può essere considerato stupefacente, dunque illegale, per questo appellandosi ai giudici i negozi di Cannabis Light battono il governo». In realtà non è proprio così: continuano, infatti, i controlli a campione in tutti i negozi, molti dei quali sono stati costretti a chiudere senza possibilità di appello.
Anche Canapando ha subito diversi sequestri e, anche se questi non ci hanno costretto a chiudere i battenti, hanno sicuramente provocato ingenti perdite economiche, animando solo la nostra voglia di combattere per far valere la giustizia.
Infatti, come confermiamo nel servizio, «dopo circa un mese e mezzo, abbiamo subito un dissequestro dalla Camera di Commercio dove ci è stato restituito tutto il materiale che ci era stato sequestrato, perché ritenuto idoneo alla vendita».
Questa azione, tuttavia, non può essere considerata universale per tutti i Grow Shop in quanto non ci sono stati cambiamenti nella sentenza, o altre dichiarazioni da parte dei ministri
Battaglie ancora in corso: la legalità è l’unica arma
Nonostante quanto accaduto personalmente, ci teniamo a rimarcare ancora sulla disinformazione che regna sovrana nelle comunicazioni provenienti dai canali ufficiali. Come confermato dal servizio, i negozi attualmente esistenti sono oltre 2.800 e altrettanti sono quelli che si trovano nella nostra medesima situazione d’incertezza, con alcuni di loro che ormai sono stati chiusi a titolo provvisorio o definitivo. Non ci sono state nuove sentenze, nuovi cambiamenti, né tanto meno ci sono stati dei riconoscimenti veri sugli effetti benefici della cannabis light.
L’unica nostra azione al momento è stata quella di dimostrare che lavoriamo nella legalità, che la nostra clientela non viene nei nostri stores perché vendiamo prodotti droganti ma perché «produciamo e analizziamo costantemente per essere certi che il prodotto che mettiamo sul commercio è al 100% legale».