Il nostro viaggio nel mondo dei terpeni continua e va a toccare tutti gli aromi con profonde proprietà terapeutiche. Con l’arrivo dell’estate, però, vogliamo trattare più nello specifico quegli odori tipici della stagione, quelli che proteggono e ci fanno amare davvero questo periodo dell’anno. Abbiamo già parlato del cedrene e della sua forte presenza nel Sud Italia, oggi vogliamo analizzare un terpene che è presente nella cannabis in egual misura di suo fratello: il geraniolo.
Dal sapore aromatico pungente e molto distintivo, questo terpene si è dimostrato valido in più di un campo, ma il suo potere principale resta quello antinfiammatorio.
Andiamo a conoscerlo meglio, partendo dalla sua origine, ovviamente, il geranio. Ma non solo.
Dalla pianta all’azione protettiva: tutta la diffusione del terpene
Come anticipato, il geraniolo è presente in misura maggiore all’interno del geranio al quale deve il suo nome. Ma possiamo trovarlo anche in altre piante dall’odore forte e pungente: le rose, la citronella, i mirtilli, le bucce di limone, le carote e altre piante. E, a proposito del cibo, questo terpene viene ampiamente sfruttato in cucina anche come
agente aromatizzante di gomme e caramelle: la sua presenza incolore lo rende perfetto nel campo.
Anche il geraniolo, inoltre, è stato ampiamente sfruttato nel campo della cosmetica in lozioni, profumi, saponi e detergenti. Il suo uso topico, infatti, è conosciuto soprattutto per le sue proprietà repellenti e, per questo, è un ottimo alleato durante le stagioni più calde. Ma, come vedremo nella sezione dedicata alle sue caratteristiche terapeutiche, il suo uso si rivela provvidenziale anche nei periodi più freddi, poiché è un potente antiinfiammatorio contro le più comuni influenze dell’apparato respiratorio superiore.
Antiinfiammatorio, neuro protettore e antiossidante: la difesa del geranio
Abbiamo già accennato al potere antiinfiammatorio del geraniolo. Su questo fronte, possiamo considerarlo molto vicino all’Eucaliptolo, al Δ-3-Carene e a quelli che abbiamo definito come “terpeni antibiotici”: infatti, il suo uso inalatorio è stato dimostrato molto efficace in ambito terapeutico per le sue proprietà antivirali in grado di alleviare anche i sintomi del più comune raffreddore. Un altro campo d’azione del geraniolo è quello
della protezione neurologica e nel trattamento degli stadi cancerogeni.
I recenti studi effettuati sul tema, rispettivamente nel 2005 e nel 2016, hanno dimostrato, dapprima, la capacità del geraniolo di inibire la proliferazione delle cellule cancerogene nel seno e, poi, la sua capacità di adattare questa sua proprietà a diversi casi, come il tumore alla prostata.
Sul fronte neurologico, invece, è stato dimostrato, dallo studio pubblicato sul Journal of Neuroscience Research, che questo terpene ha la capacità di preservare le funzioni delle cellule nervose soprattutto nelle malattie diabetiche dove, di fatto, questa abilità è particolarmente utile.