Coltivazione indoor o outdoor? Cosa cambia?
La vera domanda da porsi è: quale ambiente si adatta di più al vostro stile e alle circostanze in cui vi trovate?
Sia i coltivatori outdoor che quelli indoor difendono le proprie metodologie. Infatti, si tratta di un dibattito che probabilmente non troverà mai una risposta definitiva, perché ci saranno sempre persone più propense ad adottare un metodo rispetto ad un altro.
Ognuna porta dei vantaggi e degli svantaggi. Vediamo quali sono.
COLTIVAZIONE INDOOR
L’indoor, al contrario dell’outdoor, si basa su metodi più scientifici.
La sua diffusione è avvenuta quando i coltivatori furono costretti a prendere provvedimenti per nascondere le proprie piantagioni.
Con il passare degli anni, questa alternativa si è evoluta e il progresso raggiunto ha permesso di ottenere ottimi risultati.
Pro
Con questo metodo di coltivazione ogni parametro (temperatura, umidità, concentrazione di CO2 e luce che le piante ricevono) è controllabile e ripetibile, per garantire un prodotto eccellente ad ogni raccolto, sebbene con costi di produzione più elevati. Mettendo in atto, quindi, questo meticoloso processo di coltivazione, si otterranno delle deliziose cime compatte.
– La luce artificiale (lampade ad incandescenza o a LED) permette di fornire alle piante di Cannabis esattamente la luce di cui hanno bisogno.
– Le coltivazioni indoor sono isolate dall’ambiente esterno, impedendo l’ingresso di insetti e parassiti che potrebbero danneggiare le piante. Questo rende pressoché nullo il bisogno di prodotti fitosanitari, come i pesticidi.
– La coltivazione indoor permette anche di avere un prodotto fresco durante tutto l’anno, evitando il problema dell’influenza delle stagioni. I tempi di sviluppo delle piante sono molto più ridotti, il che consente di ottenere più raccolti all’anno.
Contro
– I costi iniziali sono elevati, perché servono particolari attrezzature per ricreare le condizioni ideali per la crescita di piante in spazi chiusi (impianti d’illuminazione e di ventilazione, acquisto di substrati e fertilizzanti…).
– A seconda del numero delle piante e della potenza delle luci, le bollette possono aumentare.
– L’area di coltivazione dev’essere mantenuta sempre pulita e le piante richiedono costanti attenzioni. Le cure sono molto più frequenti.
COLTIVAZIONE OUTDOOR
Coltivare all’aria aperta è il metodo più diffuso e più naturale conosciuto in tutto il mondo. A seconda del clima, le piante richiedono poche attenzioni, in quanto sarà la natura stessa ad occuparsi del loro sviluppo. Questo metodo consente di risparmiare tempo e denaro.
Poiché questo metodo non offre alle piante alcuna protezione contro avversità meteorologiche e parassiti, il rischio che la Cannabis venga danneggiata è estremamente elevato. Le Infiorescenze risultano spesso meno compatte e notevolmente più piccole. Inoltre il prodotto finale potrà avere proprietà organolettiche inferiori rispetto a quello derivante dagli altri due metodi di coltivazione.
Pro
– Chi si occupa realmente della coltivazione è la Natura. A volte bastano solo alcuni semi di buona qualità.
– Le piante sono libere di crescere e di ricevere tutto ciò di cui hanno bisogno, raggiungendo dimensioni imponenti grazie alla potenza della luce solare.
– Se impostate tutto correttamente, richiede poca manutenzione.
Contro
– Non tutti i coltivatori vivono in zone climatiche adeguate alla coltivazione outdoor.
– La natura è imprevedibile. Si può perdere un intero raccolto per siccità, pioggia, insetti…
– Se non si vive in una zona climatica tropicale, si può raccogliere una sola volta l’anno.
SERRA
Questo metodo di coltivazione permette di sfruttare il meglio dei due mondi.
Le piante sono coperte e protette dalle avversità ambientali più pericolose, ma riescono ancora a ricevere la potente luce naturale del sole e l’aria pura dell’ambiente circostante. Nei paesi dove non è ancora legalizzata, rimane un’opzione poco raccomandata.
Pro
– Possibilità di effettuare due cicli completi ogni anno, non solamente uno come per l’outdoor.
Contro
– Esiste comunque una buona probabilità che le piante vengano attaccate da parassiti. Inoltre, la luce non può essere controllata con precisione perché varia a seconda del meteo.