Da dove deriva il termine “4:20” nel mondo della cannabis?
Tantissime sono le leggende legate al numero 4:20 . Tra di esse quella più accreditata è quella nata a Marin County, in California, inventata da un gruppo di ragazzini chiamati i “Waldos”. Il numero 420 era, per loro, un codice per indicare la marijuana.
Come nacque la leggenda del termine “4:20” nella cannabis
Negli anni ’70, dunque, un gruppo di studenti di una scuola superiore californiana, la San Rafael High School, si dava regolarmente appuntamento, al termine delle lezioni, per fumare erba in compagnia.
Mark Gravitch, Dave Reddix e Steve Capper facevano parte di un gruppo di studenti chiamati i “Waldos”, dall’usanza di ritrovarsi su un muro (wall in inglese) vicino alla statua di Louis Pasteur nel parco della scuola superiore, che avevano definito come loro punto di ritrovo per consumare cannabis, proprio alle 16.20, ovvero le 4.20.
La leggenda di una piantagione di marijuana abbandonata arrivò all’orecchio dei Waldos: secondo le voci, un ufficiale di Guardia Costiera aveva coltivato un campo di cannabis in un terreno abbandonato nei pressi della stazione di Point Reyes.
Entrati in possesso di una “mappa del tesoro” ideata dallo stesso proprietario del campo, i waldos decisero di organizzarsi alla ricerca del giardino segreto e di buttarsi a capofitto nella ricerca e si diedero appuntamento alle 4 e venti del pomeriggio, sotto la statua di Louis Pasteur, per fumare tutti insieme prima di mettere a punto il “piano 420 Louis”.
I tentativi furono davvero numerosi, tutti rigorosamente pianificati a partire dalle 4 e venti del pomeriggio sotto la statua di Pasteur, ma portarono, inevitabilmente, ad un nulla di fatto: il giardino segreto della guardia costiera non fu mai trovato.
La caccia al tesoro fu abbandonata, ma così non fu per l’abitudine di ritrovarsi alle quattro e venti sotto la statua di Pasteur per fumare.
Il legame tra 4:20 e il consumo di cannabis si diffuse tra tutti gli studenti, che usavano il termine per darsi appuntamento o per acquistare l’erba, senza farsi scoprire da genitori e insegnanti.
Mai avrebbero immaginato che questo codice sarebbe diventato addirittura universale!
Il numero 420 nella società
Probabilmente, il significato attribuito al numero 420 non si sarebbe diffuso se non fosse stato per i Grateful Dead, una famosa rockband americana. Dave conobbe la band grazie al fratello maggiore e nel comune interesse per l’argomento, gli trasmise l’utilizzo del termine. Negli anni seguenti, i Grateful Dead, associandolo al consumo di marijuana anche tra i fan, mantennero viva la relazione tra il 420 e la pianta.
Dopo essersi diffuso nelle comunità di fumatori, il numero 420 è comparso in posti impensabili.
Il numero è apparso nei posti più disparati e in America e nel resto del mondo, il 20 aprile è accettato come Il giorno della Cannabis. Lo stato della California ha emanato il decreto per l’utilizzo terapeutico titolato come “State Bill 420” ed in Pulp Fiction, l’iconico film di Quentin Tarantino, gli orologi sono fermi alle ore 4.20.
La popolarità del numero 420 è esplosa quando l’avvento di internet ha ridotto drasticamente i tempi di comunicazione. E questo, insieme alla crescente depenalizzazione della marijuana, ha contribuito a creare un nuovo mito.