I cristalli di CBD: cosa c’è da sapere

I cristalli di CBD: cosa c’è da sapere. Tra i tanti modi di trattamento di CBD uno dei meno noti e utilizzati è quello dei cristalli. Olii, creme, cibi a base di CBD sono ormai di uso comune in tanti paesi. I cristalli sono il prodotto più puro ricavabile dal CBD. Gli effetti sono molto efficaci e tra i più decisi, per questo la produzione è aumentata notevolmente negli ultimi anni.

Non vogliamo insistere sui tanti benefici del CBD, ma chi ha provato i cristalli afferma come se gli effetti fossero triplicati. La sua purezza ne comporta anche maggiore durata e intensità nell’organismo, il che li rende più utili per diversi tipi di situazioni.

Come vengono ottenuti i cristalli di CBD e cosa sono?

I cristalli di CBD possono raggiungere una purezza pari quasi al 96 % con la parte mancante che è comunque composta da sostanze naturali. I processi sono fondamentalmente tre: isolamento, estrazione e purificazione. Per queste lavorazioni vengono usati specifici macchinari alimentati da CO2, rimanendo green e  non nocendo in alcun modo all’ambiente. Il risultato saranno dei granelli, simili al sale grosso, biancastri e inodore.

Questo è ciò che avviene nella prima parte. Nella seconda parte, si passa alla purificazione. La purificazione consiste nell’eliminare residui vegetali se presenti, come ad esempio: tracce di THC, oli, clorofilla.

 

Come si assumono i cristalli di CBD?

I cristalli di CBD hanno una grande versatilità quando si parla di metodi di assunzione. Il metodo più semplice è quello di miscelarlo con qualsiasi tipo di bevanda! Tranquillo i principi attivi non verranno danneggiati in nessun caso. Un altro metodo molto frequente è il medesimo delle gocce di CBD, ovvero metterlo sotto la lingua. Per i più appassionati sappiamo quanto sia bello consumare i cristalli con gli appositi vaporizzatori o bong, il metodo sicuramente più classico.

Gli atleti dell’NBA e dell’NFl iniziano ad usare CBD e cristalli di CBD

Le statistiche dicono che il consumo di THC e CBD nell’NBA e nell’NFL sia ai massimi storici. Ogni anno aumentano gli atleti che ne fanno uso, per un motivo o per l’altro. Le leghe in cui giocano rimangono ancora distaccate e non vogliono capire il perché o ritrattare i regolamenti. Molti allenatori però iniziano ad alzare la voce. I tempi di recupero muscolare e rilassamento muscolare che da il CBD e i cristalli stessi non ha eguali. La frequenza con cui si disputano partite ed allenamenti aumenta ogni anno di più. Questi sport come tanti altri, soprattutto in America, sono uno spettacolo e i tifosi vogliono vedere sempre più frequentemente i loro beniamini nelle TV e negli stadi.

Matt Barnes, noto veterano della NBA dove ha giocato per 14 anni, ha ammesso di aver usato regolarmente cannabis e CBD per tutta la sua carriera per gestire soprattutto i dolori alla schiena, per rilassarsi e per dormire. Anche lo stesso allenatore di Barnes, Steve Kerr, ha ammesso di usare con regolarità questa sostanza per alleviare il mal di schiena. Gli atleti in pensione sono tra i più grandi consumatori di marijuana e CBD. Fare sport agonistico ad alti livelli per molti anni porta tante soddisfazioni ma allo stesso tempo tanti dolori fisici. La usano prettamente per alleviare dolori muscolari cronici e il dolore alle articolazioni ..

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