La legge che nel 2016 ha legalizzato la coltivazione e vendita della canapa sativa legale, ha colmato un vuoto legislativo, regolamentando in modo puntuale un settore in forte espansione. Come prevede il decreto la coltivazione della canapa sativa legale può essere effettuata senza alcuna autorizzazione, ma alla base vi stanno regolamentazioni serie e prospettive di sviluppo e investimento per tutte le aziende coinvolte di lunga durata.
Canapa sativa legale: i limiti della regolamentazione
Se il 2016 è stato l’anno in cui tutto è partito, due anni dopo le coltivazioni di canapa sativa sono aumentate del 150% grazie ai numerosi settori di impiego del prodotto stesso, da quello tessile fino all’edilizia, nonostante le limitazioni, il settore è in continuo sviluppo.
Una delle limitazioni legislative più stringenti per la coltivazione di canapa sativa legale era il limite dello 0,2% di THC presente nelle infiorescenze destinate alla vendita, aumentato adesso allo 0,6% non ritenendo più responsabili gli agricoltori dello sforamento del limite del cannabinolo, la sostanza che è responsabile degli effetti psicotropi della cannabis, effetti presenti solo se il THC supera il limite.
Coltivazione canapa sativa legale: i vantaggi per l’ambiente
Nel ‘900 l’Italia era il maggior produttore di canapa sativa al mondo, la sua coltivazione era particolarmente fiorente, tanto che oltre cento mila ettari di terreno venivano coltivati con la canapa. La massiccia riduzione, avvenuta durante il periodo dell’industrializzazione che ha portato al boom economico e alla prevalenza di tessuti sintetici ha drasticamente ridotto le coltivazioni di canapa. Le nuove legislazioni favorevoli e il pensiero eco-green che sta caratterizzando il periodo attuale, consento alla canapa sativa legale di conquistare nuovamente le industrie tessili e molti altri settori. Notevoli sono anche i vantaggi che le coltivazioni di canapa portano all’ambiente, le piante di cannabis sativa riescono infatti ad eliminare la Co2 dannosa dall’ambiente, purificando l’atmosfera.
I possibili utilizzi della canapa sativa legale
Le stessa legge che ha consentito la legalizzazione della cannabis sativa prevede numerosi campi dove questa può venire utilizzata:
– nel campo alimentare, previo intervento regolamentare del ministero della salute
– nel campo tessile, dove con la cannabis si riesce ad ottenere tessuti di qualità superiore al cotone
-nel campo della cosmetica
-bio-edilizia
-vendita di piante ornamentali
e molti altri settori in continuo sviluppo. Uno dei più importanti è sicuramente quello che riguarda la produzione di energia pulita, un settore molto importante.
Importantissima anche la funzione depurativa dei terreni che permette di arricchire di fito-nutrienti, i terreni impoveriti dalle colture estensive.
La canapa sativa legale: funzione terapeutica
Attualmente la cannabis sativa viene fornita gratuitamente ai pazienti che soffrono di determinate patologie, che portano dolori cronici, inappetenza dovuta a terapie oncologiche o AIDS. Nel caso di ansia, o crisi di panico, insonnia, può essere prescritta dal medico e acquistata. Esistono però controindicazioni indicate dalla normativa che sta alla base della legalizzazione che vietano la prescrizione della cannabis, ad esempio a chi soffre di alcolismo o donne in stato interessante.
Sono conosciute numerose proprietà benefiche della canapa sativa legale anche in veterinaria.