CBD e Terapie Antitumorali: supporto naturale per i pazienti oncologici
Il Cannabidiolo (CBD) è una molecola biologicamente attiva presente nella cannabis, che sta guadagnando sempre più attenzione da parte della comunità scientifica per via dei suoi potenziali effetti terapeutici. Uno di questi è l’impatto positivo sugli effetti collaterali dei trattamenti oncologici.
Infatti, se da una parte le terapie oncologiche (es. chemioterapia, radioterapia ecc) sono oggi capaci di combattere le cellule tumorali, spesso comportano complicanze debilitanti che possono incidere notevolmente sulla qualità della vita del paziente.
Ma come può il CBD, composto non psicoattivo della cannabis, giocare un ruolo in tutto ciò?
Benefici del CBD per terapie del dolore e antitumorali
Sebbene non ci siano tesi definitive che il CBD possa combattere cellule tumorali, nell’ultimo anno sono state segnalate delle prove a sostegno di una correlazione positiva tra il consumo di cannabis e il trattamento di tali patologie. In particolare, queste ultime, sottolineano come la cannabis possa attenuare e aiutare a gestire gli effetti collaterali associati ai trattamenti oncologici.
Ad oggi è innegabile che le terapie antitumorali, come la chemioterapia, implichino un impatto collaterale sul paziente, che si ritrova ad affrontare sintomi come nausea, vomito, perdita di appetito e una sensazione di stanchezza cronica. Questi sintomi possono trasformare anche le attività quotidiane più semplici in sfide difficili da affrontare. È qui che entra in gioco il CBD.
Cos’è il CBD?
Il CBD è uno dei 142 composti chimici noti come fitocannabinoidi e presenti nella pianta di cannabis e, a differenza del THC (delta-9-tetraidrocannabinolo, nonché il principale composto psicoattivo della cannabis), non provoca il tipico “sballo” associato all’uso di marijuana. Invece, è spesso utilizzato per indurre sensazioni di rilassamento e per trattare il dolore cronico a coloro i quali ne fanno uso.
Difatti, CBD interagisce con il sistema endocannabinoide dell’essere umano, il quale è coinvolto nella regolazione di vari processi fisiologici, tra cui:
- Risposta immunitaria
- Dolore
- Umore
- Appetito
- Sonno
È in questo contesto che il CBD si introduce come oggetto di studio, ma anche di alleato naturale contro gli effetti delle terapie antitumorali e nei trattamenti palliativi per il dolore. Ma in che modo agisce?
CBD e gli Effetti collaterali terapie antitumorali
I pazienti presi in esame in uno studio pubblicato nel 2022, hanno riportano miglioramenti in condizioni quali:
- Dolore cronico;
- Ansia e depressione, comuni nei pazienti oncologici;
- Nausea e vomito tipiche del trattamento post-chemioterapico;
- Aumento dell’appetito, riduzione degli spasmi e della rigidità muscolare.
Come già accennato poc’anzi, il CBD non produce alcun effetto psicotropo. Questa caratteristica ne rende il consumo non solo sicuro, ma anche quasi privo di ogni rischio per chi ne fa uso, contribuendo anzi a migliorare la qualità della vita psico-fisica dei pazienti.
CBD e Cancro alla Prostata: cosa dicono le ricerche?
Sebbene la ricerche sull’impiego del CBD per il trattamento del cancro alla prostata è ancora nelle fasi iniziali, alcuni studi preliminari su animali e cellule isolate hanno mostrato risultati promettenti. Per esempio, un studio del 2023 ha dimostrato come il CBD sia capace di inibire il processo di divisione cellulare del cancro alla prostata (almeno in laboratorio).
Tuttavia, non ci sono prove sufficienti che suggeriscano che possa essere uno dei trattamenti di maggior efficacia per il cancro.
Questo anche perché il processo di sviluppo di nuovi farmaci antitumorali richiede non solo molti anni, ma passa attraverso diverse fasi.
In Conclusione
Sebbene la ricerca sul CBD sia ancora in fase di sviluppo, sempre più pazienti oncologici segnalano risultati positivi nell’uso di questo composto per gestire gli effetti collaterali della chemioterapia. L’idea di un rimedio naturale come il CBD, in grado di migliorare il comfort e la qualità della vita durante un periodo così difficile, è un aspetto promettente che merita ulteriori esplorazioni. Con il continuo progresso della scienza, ci aspettiamo di vedere emergere nuove informazioni sui potenziali benefici del CBD e su come possa integrare le terapie tradizionali, fornendo così un supporto prezioso ai pazienti e alle loro famiglie.
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