Il THC o Delta-9-Tetraidrocannabinolo ed il CBD o Cannabidiolo, fanno parte della stessa pianta di cannabis. Ma quali sono le principali differenze?

Le principali differenze tra CBD E THC

Una delle principali differenze è che il THC è responsabile dell’effetto psicoattivo della cannabis, noto anche come sensazione di “sballo”. Hai presente quando ti aumenta l’appetito o ti sembra di non ricordare le cose nella memoria a breve termine? Ecco, proprio quello.
Il CBD, invece, non produce effetti psicoattivi e quindi lo studio medico di questo cannabinoide è stato in grado di avanzare con meno ostacoli burocratici.

A livello chimico, divergono per come le loro molecole si legano ai recettori cannabinoidi nel corpo: Il THC si lega ai recettori CB1 mentre il CBD ai CB2. Diverse percentuali di THC e di CBD avranno quindi effetti differenti sul fisico.

Gli effetti

– Il CBD ha soprattutto effetti antinfiammatori, antiepilettici, antipsicotici e inibitori. Agisce anche sulla glicemia e migliora la qualità del sonno. Non ha di norma effetti collaterali o psicotropi, anche se raramente vengono riferite insonnia e agitazione. È efficace e polivalente sia se utilizzato da solo, sia associato al THC, a seconda dell’esigenza terapeutica in questione.

– Il THC agisce principalmente come antiemetico, antidolorifico, miorilassante, euforizzante, stimolante sull’appetito e porta anche ad un miglioramento della qualità del sonno. È anche il responsabile degli effetti psicotropi che si possono riscontrare durante il trattamento, di cui i più frequenti sono: giramenti di testa, vertigini, agitazione, palpitazioni, allucinazioni visive e uditive. Gli effetti psicotropi sono tuttavia dose-dipendenti, il che significa che è più probabile che compaiano ad alte dosi di THC piuttosto che ai dosaggi medicali di partenza.

A livello medico…
Grazie ad alcuni studi fatti da scienziati, ora sono disponibili vari trattamenti basati sul CBD per malattie degenerative come il Parkinson, l’Alzheimer o l’epilessia.
A causa degli effetti psicoattivi del THC,invece, questo cannabinoide è stato trattato per scopi medici meno regolarmente, anche se ha avuto anche studi pilota con risultati parzialmente positivi nell’aumento dell’appetito nei pazienti con HIV. A causa dei suoi effetti psicotropici, però, il consumo è illegale nella maggior parte dei paesi del mondo.

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