H4CBD: effetti e controindicazioni del nuovo cannabinoide sintetico
Una verità incontrovertibile nell’universo è che agli umani non manca di certo l’immaginazione. Lo dimostra il fatto stesso che, tramontata la notorietà di una sostanza, ne spuntino altre a prenderne il posto. È il caso dell’H4CBD, il nuovo Cannabinoide in ascesa sul mercato.
In questo articolo esploreremo le origini della sostanza, indagandone effetti e possibili controindicazione, sino ad arrivare al perché Canapando si stia schierato contro la sua commercializzazione.
H4CBD, cos’è e quali sono gli effetti
Alla stessa stregua dell’HHC, l’H4CBD è un cannabinoide ricreato in laboratorio. L’H4CBD o esaidrocannabidiolo – nella sua nomenclatura scientifica – è un Cannabinoide semisintetico ottenuto tramite un processo idrogenazione, che vede l’aggiunta di quattro atomi di idrogeno (alla quale si deve il “4”) alla composizione del cannabinoide naturale (o CBD).
Tuttavia, nonostante l’ascesa del H4CBD sembra essere sostenuta da dei presunti effetti benefici, come quelli analgesici, è molto probabile che con molta più decisione si imporranno le motivazioni contrarie. Non resta che attendere l’arrivo di studi più certosini sulla sostanza, che ne indaghino effetti psicotropi ed eventuali controindicazioni nel lungo termine, come accaduto all’HHC, al HHCP e al HHCO.
Infatti, secondo gli ultimi dati pur non manifestando degli effetti strettamente psicotropi, l’H4CBD sembra reagire in modo differenziato sul corpo umano. Inoltre essendo a tutti gli effetti il “cugino” sintetico del CBD, ne replica gli effetti con una portata decisamente maggiore, molto simile a quelli riscontrati con il consumo del THC.
H4CBD, i lati oscuri
Dagli ultimi dati pervenuti in merito al consumo di H4CBD, è stato dimostrato come questo punti a stimolare i recettori CB1 per rilasciare effetti psicoattivi. Come accade quindi nel consumo di tetracannabidiolo (THC), gli effetti indesiderati della sostanza riguardano maggiormente:
- Ansia e paranoia;
- Nausea e sonnolenza;
- Disorientamento;
- Secchezza delle fauci;
- Perdita di memoria e concentrazione.
È dunque consigliata molta cautela qualora si decidesse di voler reperire la sostanza. Sì, perché nonostante l’assenza di prove scientifiche che ne attestino l’effettiva sicurezza, il mercato di H4CBD sta spopolando, vediamo il perché.
È legale in Italia?
Diversi paesi europei stanno attualmente valutando l’inclusione del cannabinoide sintetico nelle loro normative, accanto al THC e al CBD, principalmente a causa dei suoi potenziali benefici.
Al momento, l’unico paese che sappiamo abbia incluso l’H4CBD nella sua regolamentazione sulle sostanze legali è la Francia, con un limite di consumo del 0,6%. In Italia, la questione della legalità del cannabinoide sintetico non è ancora stata definitivamente risolta, il che implica il fatto che debbano essere promulgati dei provvedimenti ad hoc che ne determino l’illegalità.
Perché Canapando si schiera contro il commercio di H4CBD
Da sempre noi di Canapando siamo sostenitori di un’esperienza totalmente naturale del consumo di cannabinoidi. Da rivenditori appassionati e coscenziosi quali siamo, preferiamo evitare di cavalcare l’onda delle opportunità offerte dal mercato, per accertarci prima dell’effettiva sicurezza della sostanza di cui parliamo.
Per una decisione dettata dalla nostra filosofia aziendale, noi di Canapando puntiamo a introdurre e a diffondere solo prodotti naturali, prendendo le distanze da questa nuova moda che, dopo il periodo dell’HHC, ha puntato i riflettori sull’H4CBD. Quindi non commercializzeremo prodotti e infiorescenze a base di H4CBD, in quanto sostanza ricreata in laboratorio e dalla dubbia provenienza.
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