Come qualsiasi pianta, anche la cannabis può essere soggetta all’attacco di parassiti, infezioni micotiche, virus e altre malattie. Queste sono in grado di compromettere la qualità e la quantità del raccolto finale.

La regola fondamentale per riconoscere parassiti e malattie della cannabis è, quindi, quella dell’osservazione.

Ogni fase della pianta può essere colpita da malattie che molte volte non conosciamo, la maggior parte di esse, che colpiscono la pianta di marijuanasi dividono in due macro categorie: fungine e batteriche.

Le cause delle malattie della pianta di marijuana

Tra le principali cause che portano alla nascita di malattie della pianta ci sono gli squilibri ambientali ma anche l’umidità, le condizioni di luce, i flussi d’aria e gli errati livelli di pH.

Saper distinguere una malattia da un’altra è fondamentale per trattare tempestivamente ed efficacemente il problema, limitando le ripercussioni sulla salute della pianta.

La regola principale che vale per tutte le coltivazioni è la prevenzione con prodotti naturali e alcuni piccoli accorgimenti come: lavorazioni in ambienti sani e salubri, qualità e salubrità del substrato, potature/puliture del secco o del marcio, concimazioni e stimolazione delle difese immunitarie eccetera.

Ma quali sono i più comuni parassiti e le malattie che attaccano la cannabis?
E quali sono le cure?

Le principali malattie della pianta di cannabis

MUFFA

Tra le muffe che attaccano la pianta, quella grigia è la più comune e solitamente accade nei climi secchi e la rugiada si accumula sulle foglie.

Le lesioni di una pianta sono i luoghi principali in cui, invece, si introduce la la muffa bianca. Per questo è importante disinfettare l’attrezzatura da potatura.

La muffa danneggia maggiormente la pianta durante la fase di fioritura, attaccando le cime, le foglie e gli steli.

Cura:
Nel momento in cui si vede la muffa, si possono applicare dei fungicidi. Un errore da non fare è quello di rimuovere la muffa da un germoglio vivo per impedire che si diffonda.
È importante sterilizzare gli utensili e pulirli con alcool o con perossido di idrogeno dopo aver curato il germoglio.

MARCIUME RADICALE

Troppo poco ossigeno e troppa acqua nella zona delle radici può portare alla putrefazione.
Molti funghi possono sopravvivere nello strato superficiale del terreno e nei rifiuti della pianta, se la coltivazione è poco curata.

Cura:
Se state coltivando nel terreno, potete travasare la pianta in un recipiente con terra fresca e ben areata, controllando che il contenitore sia dotato di fori di drenaggio sufficienti. Se invece coltivate in idroponica, dovrete disinfettare l’intero impianto, creare un nuovo serbatoio idrico ricco di ossigeno e risolvere i problemi legati al calore o alla mancanza di luce.

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